Psicologa per terapia di coppia a Moncalieri: l’approccio sistemico-relazionale di Pasqua Marilena
Quando una relazione entra in stallo, molte coppie si chiedono se sia il momento di chiedere aiuto. A Moncalieri, rivolgersi a una psicologa specializzata in terapia di coppia offre uno spazio strutturato per capire schemi ricorrenti, ridurre conflitti e rinegoziare accordi. Con l’approccio sistemico-relazionale, Pasqua Marilena lavora sulla relazione, non sul “colpevole”, aiutando i partner a osservare dinamiche e obiettivi comuni. Quali segnali indicano che la consulenza può essere utile? Cosa accade nelle prime sedute psicologiche e come prepararsi? In questo articolo trovi criteri di scelta, passi concreti e indicazioni pratiche per orientarti. L’obiettivo è chiarire quando la psicoterapia relazionale può fare la differenza e come valutare un percorso in base ai bisogni reali della coppia.
Perché la terapia sistemico-relazionale è utile alla coppia. Il focus non è la persona, ma il legame: come parliamo, cosa innesca le liti, quali aspettative guidano le decisioni. In seduta si mappano i pattern di interazione (accuse, ritiri, escalation), si definiscono obiettivi condivisi e si testano nuove modalità di scambio. Il/la terapeuta mantiene una posizione neutrale e facilita la negoziazione. La consulenza di coppia può essere indicata in fasi di transizione (convivenza, nascita di un figlio, malattia, separazione in valutazione) o quando la comunicazione di coppia è bloccata. Le prime sedute psicologiche servono a raccogliere la storia, fissare priorità, concordare frequenza e criteri per misurare il cambiamento.
Strumenti pratici per iniziare da subito: definire un obiettivo concreto a 4-6 settimane (es. ridurre liti serali); usare messaggi in prima persona per descrivere bisogni senza etichette; introdurre un tempo di pausa di 20 minuti quando l’attivazione emotiva sale; programmare un check settimanale di 30 minuti su temi logistici; concordare regole minime del conflitto (niente interruzioni, un turno alla volta); tenere un diario dei trigger e delle risposte efficaci; dopo ogni discussione, individuare un micro-comportamento da ripetere nella settimana. Questi passi non sostituiscono la psicoterapia relazionale, ma preparano il terreno e rendono le sedute più focalizzate.
Moncalieri: come orientarsi e integrare le risorse del territorio. Considera accessibilità dello studio, tempi di attesa, flessibilità oraria e continuità. Chiedi sempre quali sono le modalità di valutazione iniziale e come verrà monitorato il progresso. In alcune situazioni, il percorso può coordinarsi con pediatra, scuola o servizi consultoriali per un sostegno alle famiglie più completo. Per informazioni su modalità, aree di intervento e contatti, puoi consultare la pagina dedicata alla terapia di coppia a Moncalieri. Fai domande su setting, frequenza e privacy: una scelta consapevole riduce il rischio di interruzioni e aiuta a valorizzare ogni incontro.
La terapia sistemico-relazionale offre un quadro chiaro per leggere i cicli della coppia e intervenire su comunicazione, gestione dei conflitti e obiettivi comuni. Abbiamo visto quando può servire, cosa aspettarsi nelle prime sedute e quali azioni pratiche iniziare da subito. Se stai valutando un percorso a Moncalieri, raccogli le tue domande, confronta opzioni e programma un primo colloquio informativo: un passo breve che può orientare decisioni importanti.






